lunedì 31 ottobre 2016

È VOLATO IN CIELO PADRE ROCCO TOMEI DEI CAVANIS. AVEVA 83 ANNI


Giunge all'alba la triste notizia: è volato in cielo padre Rocco Tomei, per anni rettore dell'istituto Cavanis di Chioggia. Era nato l'otto febbraio del 1933 e aveva 83 anni e da qualche tempo si era trasferito a trascorrere l'età della pensione nella natia Toscana, in compagnia della sorella Anna. Arrivato ai Cavanis giusto sessant'anni fa, padre Rocco per molti giovani di Chioggia è stato il formatore, colui che li ha accompagnati nel percorso di studi professionali fino al lavoro. Un calcolo dell'associazione Artigiani dice che circa il 70% di chi lavora nel settore a Chioggia, Cavarzere e nel Piovese sia passato proprio dai Cavanis, sotto la gestione di padre Rocco, che la città aveva adottato.
I funerali avranno luogo a Vagli di Sopra, in provincia di Lucca, mercoledì 2 novembre alle ore 15. Nel trigesimo sarà celebrata una messa anche a Chioggia. Un pensiero di vicinanza e affetto da Chioggia Azzurra.

Di qua il prete di destra sociale, di là il sindaco di sinistra. Entrambi uniti da un rispetto più che istituzionale, e dalla collaborazione per il bene della città: padre Rocco Tomei -oggi scomparso- e Fortunato Guarnieri scherzavano spesso, l'uno si prendeva del “camerata” e l'altro della “mano sinistra di Dio”, ma anche grazie alla legge speciale hanno saputo far fruttare il loro rapporto per il bene degli allievi dell'istituto Cavanis a cavallo del secolo. «Al di là dei rapporti personali», ricorda l'esponente di Sinistra Italiana, «il ministero di padre Rocco era alieno da liturgie stanche, lo rendeva sacerdote nel profondo, legato alla città da un forte rapporto. I suoi Cavanis hanno creato opportunità di lavoro in una Chioggia prima vocata esclusivamente alla pesca. All'istituto non si apprendeva solamente un mestiere, ma anche valori quali l'onestà e la fraternità, che sarebbero serviti più avanti nella vita». La giunta Guarnieri ha anche intitolato ai padri Cavanis il ponte che unisce Chioggia a Borgo San Giovanni. «Sono stato a casa sua, a Vagli nella Lucchesia», conclude l'ex sindaco «e conto di andare anche al funerale, ci voglio essere. Quella era la sua dimensione, andando là si comprendeva il suo carattere».

mercoledì 12 ottobre 2016

ADDIO A GIANNI CAMUFFO “BISATELO”, UN INNOVATORE NELLA PESCA DI LAGUNA. AVEVA 63 ANNI


Ha lavorato fino all'ultimo, Gianni Camuffo “Bisatelo”, nonostante la terribile malattia. Perché la professione era diventata una passione, e per garantire un posto ai colleghi e ai dipendenti. Erede di due famiglie di pescatori, e molto conosciuto nell'ambiente: innovatore nelle tecniche di pesca in laguna, altri erano ancora coi cogóli mentre lui procedeva ad allevare. Anche per questo si era spostato a Porto Caleri, dove pescava col padre nei navigli e lavorava nei vivai. Gianni era fautore di una pesca sostenibile, “coltivava” e rispettava l'ambiente. Gianni ha concluso i suoi giorni ad Adria, a 63 anni. Lascia i fratelli Sandro, Paola e Roberta, e i figli Antonella, Michela e Sebastiano, a cui Chioggia Azzurra è vicina.